William Blake (Londra 1757-1827) fu un profeta,poeta, pittore e incisore. La sua fu un’arte complessa, frutto del clima culturale del proprio tempo, in cui si intrecciavano il mito classicista settecentesco e i fermenti protoromantici: un insieme di suggestioni che nascono dal suo visionario universo arricchito da letture religiose, filosofiche e mistiche che lo profumano di fascino e mistero.
All'interno del suo testo intitolato "Il primo libro di Urizen"(1794), Blake raffigura e descrive il tirannico demone Urizen. Nella complessa mitologia di William Blake, Urizen viene raffigurato come un uomo vecchio e barbuto alle volte accompagnato da strumenti da architetto, presi in prestito dal simbolismo massonico che si riferisce a Dio come il "Grande Architetto dell'Universo" che crea e dirige il mondo. Esso è l’incarnazione della figura filosofica del demiurgo ma anche di Yahweh, Dio del Vecchio Testamento, colui che crea la materia imprigionandovi al suo interno l’anima e la scintilla divina. Egli impegnato negli “enormi travagli” impone la sua “ratio dei cinque sensi” sulla vita ribelle. Urizen simboleggia quindi la ragione intesa come astratta speculazione normativa. Di per sé non è male, ma diventa una forza distruttiva nella misura in cui pretende di esercitare un dominio assoluto sull’uomo.E’ dalla riconciliazione di Urizen con Los (spirito profetico) e con Luvah (la passione) che l’uomo eterno, sconfitto, può risorgere.
All'interno del suo testo intitolato "Il primo libro di Urizen"(1794), Blake raffigura e descrive il tirannico demone Urizen. Nella complessa mitologia di William Blake, Urizen viene raffigurato come un uomo vecchio e barbuto alle volte accompagnato da strumenti da architetto, presi in prestito dal simbolismo massonico che si riferisce a Dio come il "Grande Architetto dell'Universo" che crea e dirige il mondo. Esso è l’incarnazione della figura filosofica del demiurgo ma anche di Yahweh, Dio del Vecchio Testamento, colui che crea la materia imprigionandovi al suo interno l’anima e la scintilla divina. Egli impegnato negli “enormi travagli” impone la sua “ratio dei cinque sensi” sulla vita ribelle. Urizen simboleggia quindi la ragione intesa come astratta speculazione normativa. Di per sé non è male, ma diventa una forza distruttiva nella misura in cui pretende di esercitare un dominio assoluto sull’uomo.E’ dalla riconciliazione di Urizen con Los (spirito profetico) e con Luvah (la passione) che l’uomo eterno, sconfitto, può risorgere.
WILLIAM BLAKE, THE ANCIENT OF DAYS |
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