Il termine "potènza" nella lingua italiana assume
molteplici sfaccettature di significato appartenenti a diversi ambiti. Oltre al
senso generico del termine esso infatti, assume significati specifici in campo
fisico, filosofico, matematico e geologico.
potènza (ant. potènzia)
ETIMOLOGIA :[dal lat. potentia, der. di potens -entis
«potente»].
1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere. In senso
relativo, la caratteristica, la condizione di chi può una determinata cosa;
anche nell’espressione ant. avere potenza di, essere nelle condizioni di
compiere un determinato atto, esser capace di certi atti o effetti: p.
divina, lo stesso che onnipotenza.
Con accezioni più determinate: a. Autorità,
prestigio, influenza di cui una singola persona gode per la carica che riveste,
il grado che occupa, le ricchezze che possiede, le relazioni di cui dispone,
ecc.: ha molta p. all’interno della ditta. b. Capacità di
dominio e di comando posseduta da organismi e collettività: la p.
economica di una nazione. c. Forza fisica, vigoria, energia
muscolare: la p. di un atleta.
2. a. Con riferimento a cose, elementi naturali , grande forza,
violenza, intensità impetuosa: la p. del mare in tempesta. b. Alto
grado di sviluppo, vastità, profondità: p. d’ingegno,
d’immaginazione. c. Efficacia, validità, capacità di produrre
determinati effetti: p. di argomentazione, p. di un’arma. d. Possibilità
di agire efficacemente sulla volontà, sugli animi, di influenzare il
comportamento altrui: la p. del denaro; più spesso riferito a cose
astratte: la p. dell’amore.
3. In senso concr.: a. Entità soprannaturale, misteriosa o
divina: le p. cosmiche, la divina p. , le p. angeliche. b. Persona
che ricopre un’alta carica: p. militari; le alte p. dello Stato. c. Nazione,
stato, politicamente autonomo e in grado di esercitare un'azione nell'ambito
della politica internazionale:in quanto dotati di propria autonomia e soggetti
di diritto internazionale: p. mediterranee.
4. a. Nel linguaggio filosofico (spec. nella filosofia
aristotelico-scolastica), il concetto di potenza si definisce in rapporto a
quello di atto e indica la capacità implicita di ogni sostanza di assumere una
forma determinata: il concetto di potenza viene a coincidere con quello di
possibilità (è usata spec. la locuz. avv. in potenza: nel seme è già
la pianta in p.) .Da un punto di vista dell’attività, potenza indica invece la
disposizione a fare o ad agire(sin. quindi di facoltà): la p. conoscitiva,
intellettiva, razionale.
5. In fisica e nella tecnica, genericam., capacità di produrre grandi
effetti (motori di grandissima p.), e, con significato specifico l’energia
(meccanica, elettrica, termica, ecc.) che in un dato fenomeno viene scambiata
nell’unità di tempo (rispettivamente: p. meccanica, elettrica ecc.). In
questo sign. il termine è usato solitamente con riferimento a macchine e
apparecchiature: p. di un motore, di una locomotiva.
6. In geologia, p. di uno strato (o di una serie di strati), il loro spessore,
cioè la distanza tra le due superfici che limitano lo strato o la serie di
strati; p. di un filone, lo spessore misurato su una sezione normale
all’asse del filone stesso.
7. In matematica: a. In aritmetica e in algebra, operazione che
consiste nel prodotto di più fattori uguali: elevare un numero alla
seconda p. (o al quadrato), alla terza p. (o cubo). La
locuz. all’ennesima p., che in matematica significa l’innalzamento di un
numero all’esponente n, è impropriamente usata nel linguaggio com. con lo
stesso sign. di «al più alto grado, al massimo livello» e sim., spec. in senso
negativo: sei un imbecille all’ennesima p..
8. In araldica, figura a forma di croce (detta anche tau o
croce di sant’Antonio) mancante del braccio superiore, simile alla lettera
T.
fonti bibliografiche: vocabolario "Treccani", vocabolario "G.
Devoto-G.C. Oli"
Il termine "potènza" nella lingua italiana assume
molteplici sfaccettature di significato appartenenti a diversi ambiti. Oltre al
senso generico del termine esso infatti, assume significati specifici in campo
fisico, filosofico, matematico e geologico.
potènza (ant. potènzia)
ETIMOLOGIA :[dal lat. potentia, der. di potens -entis
«potente»].
1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere. In senso relativo, la caratteristica, la condizione di chi può una determinata cosa; anche nell’espressione ant. avere potenza di, essere nelle condizioni di compiere un determinato atto, esser capace di certi atti o effetti: p. divina, lo stesso che onnipotenza.
Con accezioni più determinate: a. Autorità,
prestigio, influenza di cui una singola persona gode per la carica che riveste,
il grado che occupa, le ricchezze che possiede, le relazioni di cui dispone,
ecc.: ha molta p. all’interno della ditta. b. Capacità di
dominio e di comando posseduta da organismi e collettività: la p.
economica di una nazione. c. Forza fisica, vigoria, energia
muscolare: la p. di un atleta.
2. a. Con riferimento a cose, elementi naturali , grande forza, violenza, intensità impetuosa: la p. del mare in tempesta. b. Alto grado di sviluppo, vastità, profondità: p. d’ingegno, d’immaginazione. c. Efficacia, validità, capacità di produrre determinati effetti: p. di argomentazione, p. di un’arma. d. Possibilità di agire efficacemente sulla volontà, sugli animi, di influenzare il comportamento altrui: la p. del denaro; più spesso riferito a cose astratte: la p. dell’amore.
3. In senso concr.: a. Entità soprannaturale, misteriosa o divina: le p. cosmiche, la divina p. , le p. angeliche. b. Persona che ricopre un’alta carica: p. militari; le alte p. dello Stato. c. Nazione, stato, politicamente autonomo e in grado di esercitare un'azione nell'ambito della politica internazionale:in quanto dotati di propria autonomia e soggetti di diritto internazionale: p. mediterranee.
4. a. Nel linguaggio filosofico (spec. nella filosofia aristotelico-scolastica), il concetto di potenza si definisce in rapporto a quello di atto e indica la capacità implicita di ogni sostanza di assumere una forma determinata: il concetto di potenza viene a coincidere con quello di possibilità (è usata spec. la locuz. avv. in potenza: nel seme è già la pianta in p.) .Da un punto di vista dell’attività, potenza indica invece la disposizione a fare o ad agire(sin. quindi di facoltà): la p. conoscitiva, intellettiva, razionale.
5. In fisica e nella tecnica, genericam., capacità di produrre grandi effetti (motori di grandissima p.), e, con significato specifico l’energia (meccanica, elettrica, termica, ecc.) che in un dato fenomeno viene scambiata nell’unità di tempo (rispettivamente: p. meccanica, elettrica ecc.). In questo sign. il termine è usato solitamente con riferimento a macchine e apparecchiature: p. di un motore, di una locomotiva.
6. In geologia, p. di uno strato (o di una serie di strati), il loro spessore, cioè la distanza tra le due superfici che limitano lo strato o la serie di strati; p. di un filone, lo spessore misurato su una sezione normale all’asse del filone stesso.
7. In matematica: a. In aritmetica e in algebra, operazione che consiste nel prodotto di più fattori uguali: elevare un numero alla seconda p. (o al quadrato), alla terza p. (o cubo). La locuz. all’ennesima p., che in matematica significa l’innalzamento di un numero all’esponente n, è impropriamente usata nel linguaggio com. con lo stesso sign. di «al più alto grado, al massimo livello» e sim., spec. in senso negativo: sei un imbecille all’ennesima p..
8. In araldica, figura a forma di croce (detta anche tau o croce di sant’Antonio) mancante del braccio superiore, simile alla lettera T.
fonti bibliografiche: vocabolario "Treccani", vocabolario "G. Devoto-G.C. Oli"
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